Come anticipato in un precedente post, nei giorni scorsi A.I.G.C. ha sottoposto alla Direzione del Parco delle Dolomiti Bellunesi la propria proposta di modifica di regolamento.
La proposta A.I.G.C. verte sostanzialmente su due aspetti:
- L’abolizione del divieto della pratica del torrentismo, permettendo così l’accesso alle forre del parco a TUTTI i torrentisti, siano essi professionisti che sportivi;
- L’introduzione di regole di facile applicazione che permettono una fruizione dei torrenti nel rispetto dell’ambiente naturale, della sicurezza di chi li affronta nonché del rispetto della pulizia e del decoro. Regole inoltre che possono essere diverse o più stringenti per i percorsi oggetto di maggiore tutela.
La proposta di regolamentazione che A.I.G.C. ha inviato tiene in considerazione le disposizioni attualmente vigenti per altri torrenti sia italiani che europei. E’ evidente che l’adozione di norme già condivise e standardizzate sarà di semplice applicazione da parte dei fruitori nonchè facilmente attuabile da parte del Parco.
Va da sé che la possibilità di poter frequentare o accompagnare in questi posti straordinari e con un interesse di livello internazionale migliorerà anche il richiamo turistico, comportando, dunque, un beneficio sia per il Parco stesso che per il territorio, regione o nazione, che lo ospita.
Infine abbiamo voluto offrire al Parco tutta la disponibilità necessaria per un confronto diretto finalizzato a creare standard giusti, moderni, rispettosi di tutti i fruitori del Parco.
Spett.le
Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Piazzale Zancanaro, 1
32032 Feltre (BL)
entepndb@postecert.it
Oggetto: Proposte di Modifica del Regolamento del Parco
Spettabile Direzione Ente Parco,
Prima di tutto ringraziamo per l’opportunità pubblica di contribuire alla modifica del Regolamento del Parco di cui alla pagina WEB https://www.dolomitipark.it/modifica-del-regolamento-del-parco/ .
Ci permettiamo di esprimere alcune parole di presentazione per meglio far capire la nostra realtà:
L’Associazione Italiana Guide Canyon (A.I.G.C.), nata nel 2010 e dal 2015 iscritta all’elenco delle associazioni professionali che possono rilasciare l’attestato di qualità e qualificazione ai propri iscritti, ai sensi della Legge 4/2013, rappresenta a livello nazionale soggetti che accompagnano a titolo professionale, singoli o gruppi in attività di torrentismo o canyoning e in attività assimilabili, quali la speleologia.
L’AIGC ormai da 13 anni rappresenta il maggior numero di professionisti del canyoning ai sensi della Legge 4/2013
Le nostre guide canyon hanno la formazione più completa e professionalizzante disponibile in Italia, oltre 800 ore di formazione i cui contenuti sono riconosciuti anche dallo stato francese che ha il diploma di Stato più difficile e completo al mondo.
La nostra formazione è, a tutti gli effetti, ritenuta equivalente a quella ministeriale francese.
In aggiunta, per una maggiore credibilità verso il pubblico e verso le istituzioni, alla auto referenzialità, AIGC ha preferito la strada della certificazione all’estero dei propri formatori, in Francia per la precisione.
Dopo queste sintetiche premesse, non possiamo non fare notare come negli ultimi quindici anni, il canyoning ha vissuto un’evoluzione esponenziale, nel numero dei praticanti, sportivi e occasionali, nelle tecniche di progressione e sicurezza e nel miglioramento dei materiali di pratica.
Venendo alla proposta di modifica del Regolamento del Parco ci preme dire che offriamo tutto il supporto necessario alla vostra Direzione per una definizione di norme che permettano una fruizione il più possibile sicura, rispettosa dell’ambiente e sostenibile.
La nostra modifica del regolamento quindi si articola sostanzialmente in 2 punti:
Art. 30 Disciplina particolare
1. L’uso dei velocipedi è consentito oltre che sulla viabilità regionale, provinciale e comunale, esclusivamente lungo le strade silvo-pastorali delle zone C e D e, limitatamente agli itinerari indicati nella cartografia di Piano, delle zone B.
2. L’escursionismo con equini è consentito esclusivamente nelle zone C e D e, limitatamente agli itinerari indicati nella cartografia di Piano, nelle zone B.
3. Nel Parco la balneazione è vietata nelle zone A e B2 e nell’area denominata “Cadini del Brenton”.
4. È vietata la pratica del torrentismo.
5. È vietata la pratica del flyboard. 6. È consentito, previa autorizzazione dell’Ente, l’uso di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto esclusivamente per gli scopi di cui all’articolo 28, comma 2, lettera b).
omissis…
Quanto sopra va perfettamente nella direzione spinta dal Ministero della Transizione Ecologica che con Nota del 19-08-2022 avente oggetto “Acqua trekking, torrentismo e sport fluviali nei Parchi Nazionali” invita gli Enti Parco “a valutare l’inserimento nel regolamento, di cui all’art. 11 della legge 394/91, o in specifici disciplinari, opportune forme di regolamentazione di tali attività sportive (river trekking, torrentismo, kayak e sport fluviali in generale)”.
La stessa nota formula già alcune indicazioni, su cui, come Associazione Professionale, non possiamo che essere d’accordo:
Tali strumenti di regolamentazione potranno, ad esempio, prevedere:
– prescrizioni relative all’utilizzo percorsi per la pratica del torrentismo, del river trekking e del kayak, previa conferma sotto il profilo della comparabilità ambientale da parte dall’Ente Parco;
– modalità di fruizione (es. gestione numero di accesso nei diversi tratti dell’ambiente fluviale, passaggio all’esterno del corso d’acqua nelle zone sito di riproduzione di specie faunistiche, etc.);
– prescrizioni relative all’eventuale interdizione temporanea di alcuni tratti fluviali o delle forre in funzione di specifiche esigenze ecologica delle specie legate agli ambienti acquatici (pesci, anfibi, rettili, etc.);
– individuazione dei tratti dei corsi d’acqua in cui sono precluse tali pratiche sportive (es. realizzazione di cartografie analoghe a quella della sentieristica);
– ogni altra prescrizione che si riterrà opportuno inserire, anche relativamente all’apposizione di eventuale cartellonistica o di vademecum sulla fruizione sostenibili degli ambienti fluviali.
1. porre come punto di riferimento imprescindibile e centrale la sicurezza e l’incolumità di chi, a vario titolo, frequenta i canyon, limitando al massimo i rischi di incidenti ed infortuni;
2. preservare l’ecosistema acquatico e l’ambiente naturale a tutela di specie protette di fauna e flora peculiari del nostro territorio;
3. consentire la coesistenza dell’attività di canyoning con altre attività lungo il torrente e le zone limitrofe, quali pesca, nuoto ed escursionismo;
4. assicurare a tutti una serena e rispettosa fruizione del torrente e delle sue vie di accesso evitando disagi ai cittadini e turisti, valorizzando in tal modo la pratica sportiva in modo da influire positivamente sullo sviluppo del territorio;
5. garantire il rispetto delle normative già esistenti in tema di occupazione del suolo pubblico;
Pertanto i nostri suggerimenti per una regolamentazione dell’attività possono essere così riassunti:
a) Siano definiti orari e date per la percorrenza dei torrenti a maggiore tutela come già avviene in Francia (si veda esempio: https://static.descente-canyon.com/canyoning/reglem/reglem349_pj1.pdf );
b) La possibilità di praticare canyoning a livello amatoriale e professionale. Nel caso di accompagnamento da parte di professionisti questi dovranno essere da in possesso di un diploma di guida alpina o di una qualifica professionale equivalente, o di Guida Canyon anche ai sensi della L.4/2013 o comunque di qualifica abilitante all’accompagnamento nella pratica del canyoning riconosciuta in Italia o in uno dei Paesi della Comunità Europea.
c) Nel caso di accompagnamento da parte di professionisti venga previsto un rapporto massimo guida/cliente pari ad 1/10;
d) Sia istituito un numero di telefono del parco sul quale comunicare le richieste di percorrenza dei canyon oggetto di maggiore tutela, ad esempio via WhatsApp oltre che per E-mail e sul quale comunicare l’ora d’ingresso e di uscita dal canyon;
e) Sia definito, per i percorsi oggetto di maggiore tutela, un numero massimo di torrentisti per giorno (es. 30 persone, esclusi i professionisti che accompagnano) e un numero massimo di torrentisti per ciascun gruppo (es. 10 persone, esclusi i professionisti che accompagnano);
f) L’utilizzo dei percorsi dovrà avvenire con le moderne tecniche di attrezzamento limitando al massimo i materiali da lasciare in torrente ed evitando allestimenti con corde fisse;
g) Sia reso obbligatorio essere in possesso di attrezzatura individuale e di gruppo adeguata e a norma di legge (mettiamo a Vs disposizione l’elenco materiale AIGC di cui all’art.10 del nostro regolamento https://www.guidecanyon.it/regolamento2/ );
h) Sia reso obbligatorio per ogni gruppo il possesso del kit di pronto soccorso e di assistenza in caso di incidente;
i) Sia reso obbligatorio rispettare l’acqua, la flora e la fauna lungo tutto il corso del torrente e limitare al minimo le zone di calpestio all’interno del canyon;
j) Sia reso obbligatorio rispettare gli itinerari di accesso e di uscita al torrente evitando di asportare vegetali e minerali e di depositare rifiuti ;
k) Sia informata (anche per mezzo di segnaletica in corrispondenza degli accessi e/o dei parcheggi) l’utenza torrentistica dell’importanza del verificare le condizioni meteorologiche e di controllare l’efficienza di tutta l’attrezzatura tecnica prima di intraprendere la discesa;
l) Sia reso vietato spogliarsi, cambiarsi, sostare denudati nelle pubbliche vie, piazze, giardini o parcheggi, ed appendere le mute bagnate su qualsiasi muretto o ringhiera.
Per quest’ultimo punto possono essere valutate delle specifiche zone con “box/cabine” dove cambiarsi (aventi anche la funzione di ospitare la cartellonistica illustrativa del percorso e dei relativi obblighi/divieti), come già predisposti in altre parti di Italia (ad esempio Val Bodengo in Lombardia).
I torrentisti sia a livello amatoriale che professionisti possono diventare una risorsa del parco, in quanto, avendo le capacità tecniche per frequentare questi ambienti remoti, possono monitorare e riportare notizie sui cambiamenti dell’alveo del torrente, interruzioni del flusso dell’acqua, frane, animali in difficoltà e condizioni dell’ambiente in generale così da diventare un concreto supporto al Parco garantendo un costante controllo e un aiuto alla manutenzione di questi ambienti.
Il nostro supporto non si vuole limitare a questa lettera ma mettiamo a disposizione del Vostro Parco la nostra professionalità e la nostra esperienza per collaborare nella stesura definitiva del regolamento portando contributi di natura tecnica.
Confidando che possiate accogliere la nostra proposta e richiesta di confronto anche di persona e, rimanendo a disposizione per qualsiasi approfondimento, porgiamo un cordiale saluto.
Vinci, 26 Gennaio 2023
simone cecchi
Presidente AIGC
Associazione Italiana Guide Canyon
associazione professionale disciplinata dalla legge 4/2013
www.guidecanyon.it
presidenza@guidecanyon.it
PEC: guidecanyon@pec.it
Tel: +39 348 79 11 215