Salti, scivoli, cascate, e toboga scavati nella roccia dall’opera millenaria dell’acqua, sono gli elementi comuni che caratterizzano il canyoning o torrentismo.
Tutto questo immerso in un ambiente naturale e incontaminato, raggiungibile solo attraverso la pratica di questo sport. È una attività fluviale che necessita per la sua pratica la conoscenza di tecniche di progressione su corda e conoscenza dell’elemento Acqua. E’ un’attività outdoor che ha preso campo in Italia solo dai primi anni’90, conoscendo una costante fase di sviluppo.
Il canyoning o torrentismo non è uno sport individuale, ma di gruppo.
Consiste nella discesa a piedi di torrenti caratterizzati dalla presenza di gole anche molto profonde e strette, forti dislivelli, cascate, scivoli, toboga. Per far ciò si utilizza il semplice camminare sulle sponde e sul greto del torrente stesso, il nuoto e il calarsi con le corde. A differenza di altre attività fluviali, il Canyoning si pratica con portate ridotte di acqua. Generalmente le gole, che in gergo vengono chiamate “forre” sono spesso inaccessibili dall’esterno.
Gli ostacoli all’interno di una forra sono rappresentati principalmente dalle cascate, che vengono superate con l’ausilio di corde o, dove possibile, effettuando tuffi, scivolate o passaggi di disarrampicata. Spesso alla base delle cascate sono presenti profondi laghetti. In tale caso, dopo la discesa su corda o con tuffo, con una breve nuotata si raggiunge la riva.
Qualora si usino le corde è necessario che sia presente un sistema di ancoraggio, cioè un punto dove assicurare la corda. Gli ancoraggi sono costituiti da tasselli ad espansione o fissati nella roccia con resine speciali. Quando tutti i partecipanti si sono calati, la guida recupera la corda e tutto il materiale, (all’infuori dell’ancoraggio che rimane fisso), per essere riutilizzato nelle successive calate.
I percorsi hanno mediamente una durata variabile da poche ore fino a 8/10 ore e più, ma sono presenti anche percorsi più lunghi che richiedono bivacchi notturni. Spesso è necessaria una marcia di avvicinamento in salita per raggiungere il punto di partenza.
Le tecniche di progressione attualmente in uso sono tecniche specifiche per l’attività, frutto dell’evoluzione e adattamento all’ambiente Forra di tecniche alpinistiche, speleologiche, e di altri sport di acqua viva (Kayak, Hydrospeed, Rafting).
In Italia e in generale in tutta la parte dell’Europa meridionale o mediterranea, il Canyoning è praticabile dalla primavera inoltrata fino agli inizi dell’autunno. Come per altre discipline outdoor, affidandosi ad una Guida Canyon, Professionista del settore, anche i neofiti o persone con poca esperienza di canyoning possono praticare questa attività.
Cosa è il Canyoning?
Dove si pratica?
Da un punto di vista geografico il Canyoning viene praticato a livello mondiale, non ovunque però con le stesse capacità tecniche raggiunte in Europa (vedi Francia in primis, Italia e Spagna) e non ovunque con le stesse bellezze. In Italia si pratica il Canyoning con grande ampiezza di tipologia, in tutto l’arco alpino da ovest a est e appenninico da Nord a Sud. I Canyons attualmente censiti in Italia sono 910: 498 nel Nord Italia, 306 nel Centro Italia e Sardegna, 106 al Sud (fonte catasto A.I.C.). Si pratica molto in Francia nella zona provenzale e pirenaica e sul territorio spagnolo. Anche il resto dell’Europa, come America e Asia in modo meno sviluppato, è interessato dalla pratica di questa disciplina outdoor. Ci sono poi regioni oltre oceano, fra cui l’Isola de La Reunion (territorio d’oltre mare francese), considerati delle vere e proprie Mecche del Canyoning dove questa attività è molto sviluppata con Forre ben attrezzate.
I Canyons italiani regione per regione:
- Valle d’Aosta 22
- Piemonte 113
- Lombardia 136
- Veneto 64
- Trentino Alto Adige 42
- Friuli Venezia Giulia 69
- Liguria 52
- Emilia Romagna 10
- Toscana 23
- Umbria 31
- Marche 39
- Lazio 88
- Abruzzo 58
- Molise 6
- Campania 25
- Basilicata 3
- Calabria 56
- Puglia 0
- Sicilia 16
- Sardegna 57
L'Ambiente Canyon / Forra
Il “canyon” è classificato dal Ministero dello Sport Francese come “ambiente specifico”, non è quindi montagna, grotta, collina, ecc. Semplicemente Canyon
La Forra è il termine tecnico con cui in Canyoning viene definita la gola di un Torrente o un Fiume. Normalmente il Canyoning viene praticato nelle sezioni alte dei Torrenti, quelle naturalmente caratterizzate da un ambiente selvaggio, con forti dislivelli e gole più o meno strette. Le Forre oggetto della pratica del Canyoning possono essere di svariata conformazione fisica: più o meno aperte, più o meno profonde, più o meno acquatiche. Ci sono Forre, che in alcune sezioni, sono talmente strette da avere appena lo spazio per il passaggio di uomo, o talmente profonde che a malapena si vede il Cielo. La conformazione geologica delle Forre, anche questa cambia da Paese a Paese e da zona a zona. Abbiamo situazioni di forre granitiche, altre carsiche, altre di origine vulcaniche, ecc.. A seconda della conformazione geofisica dell’ambiente, vengono utilizzate alcune tecniche di progressione anziché altre. Particolare attenzione viene posta in presenza di rocce laminate e taglienti che provocano abrasioni alla corda fino ad arrivare alla lesione della corda stessa. L’ambiente Canyon o Forra, dove è praticato il Canyoning è prevalentemente un ambiente naturale, selvaggio e soprattutto incontaminato, proprio grazie alla sua difficoltà di accesso, se non con la conoscenza delle tecniche appropriate.